Nata a Madrid nel 1968, attualmente vive e lavora nella capitale spagnola. La sua ricerca si basa sul tentativo di dare forma all’intangibile: i solidi effimeri fluttuano in contenitori cristallini come se fossero insetti in una collezione di entomologi. Dipingendo su diversi strati di materiali traslucidi, Isabel Alonso Vega crea sculture raffiguranti il fotogramma di una trasformazione, dando una connotazione fisica ad un fenomeno astratto. Le sue sculture non sono forzate in una natura statica, la loro forma e dinamicità cambia continuamente secondo la luce e la prospettiva da cui sono osservate, proprio come nuvole silenziose e mutanti, fluttuanti in uno spazio scolpito solo dalla luce.

Il suo lavoro si concentra sull’intento di invertire la relazione tra forma e contenuto: dando struttura fisica ad oggetti effimeri, usa il colore come se stesse scolpendo una pietra. Isabel Alonso Vega riesce a sottolineare la continuità tra tradizione iconografica e cronologica ed arte contemporanea, applicando figure archetipiche e tecniche tradizionali a linguaggi contemporanei, studiando la possibilità di rappresentare, con un vocabolario universalmente comprensibile, l’evanescente realtà del presente.