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MORANDI

GIORGIO

Giorgio Morandi nasce a Bologna il 20 luglio 1890. Giovanissimo dimostra precoci predisposizioni artistiche: nel 1907 si iscrive all'Accademia di Belle Arti.

 

I suoi riferimenti artistici vanno da Cézanne a Henri Rousseau, da Picasso a André Derain. Sviluppa anche un grande interesse per l'arte italiana del passato: nel 1910 si reca a Firenze dove può ammirare i capolavori di Giotto, Masaccio e Paolo Uccello. Si diploma nel 1913 e dopo un anno comincia a esporre: all'Hotel Baglioni di Bologna si tiene la mostra a cinque in cui figurano Morandi, Osvaldo Licini, Mario Bacchelli, Giacomo Vespignani e Severo Pozzati, suoi compagni di accademia. Sulla scia di questa mostra nascerà il rapporto con il gruppo futurista con il quale Morandi esporrà nello stesso anno alla Galleria Sprovieri di Roma.

 

Gli anni della guerra sono gli anni della sua stagione metafisica - diventa uno dei massimi interpreti della scuola metafisica di De Chirico - che conta una decina di opere. Negli anni '20 le sue opere si fanno più plastiche: comincia l'epoca delle nature morte, degli oggetti più comuni. Rilevante è la sua presenza alle Biennali veneziane, ma ancor più quella alle Quadriennali romane: nel 1930 e nel 1935 Morandi fa parte della commissione di accettazione ed è presente anche come compositore con poche opere significative. Anno particolarmente significativo è il 1939, dove alla terza edizione della mostra romana, Morandi ha un'intera sala personale con 42 oli, 2 disegni e 12 acqueforti: ottiene il secondo premio per la pittura.

 

Nelle Biennali del 1948 vince il primo premio che rinnova l'interesse dei media e del pubblico per la sua produzione: Morandi inizia ad essere considerato uno degli artisti di rilievo del secolo.

 

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